12 aprile 2015

La Sagra del Pesce del 1977

Premesso, come ho avuto modo di dire in altre sezioni, che in gioventù mi dilettavo di fotografia, quello che segue è quel che rimane di un mio corposo reportage degli anni Settanta. Le immagini non sono eccezionali, dal punta di vista qualitativo, per svariati motivi (il principale dei quali è che li ho ricavati da vecchi negativi recuperati, che il tempo ha deteriorato), ma rappresentano pur sempre un importante documento dell'epoca. Mostra alcune fasi della manifestazione che coinvolse una parte consistente della popolazione. Fu un evento ben organizzato (tenuto conto del periodo e dei mezzi a disposizione). Aldo Bua e Matteo Giacalone (gileccu), furono tra i principali fautori della manifestazione che vide coinvolta Civica Amministrazione (e forse altre Istituzioni), con un contributo economico, armatori e commercianti di prodotti ittici, con una lauta donazione della materia prima. Anche altri commercianti dei vari settori merceologici contribuirono con cospicue donazioni di vino, olio, farina, sale, pepe, pane, piatti, bicchieri, bombole di gas, ecc.
Lo spirito che animò quella festa di popolo fu improntato, cosa alquanto rara, alla massima collaborazione da parte di molti, che fecero propria questa iniziativa. Fu un'esperienza irripetibile. Infatti, in seguito, per una difficoltà di riottenere i medesimi contributi non fu fatto da parte dell'Associazione nessun altro tentativo, e la cosa morì lì. Dopo qualche anno, per iniziativa di altri, venne ripetuta (ma non a cadenza annuale), in proporzioni più modeste una manifestazione simile, con scarso coinvolgimento della cittadinanza. Oggi le sagre di questo tipo vengono gestite da professionisti del settore, con altre finalità. La Sagra del Mare (o del pesce) attuale è diventata una manifestazione folkloristica e culturale che ha luogo la terza settimana di agosto, e che vive il momento più pittoresco con la festosa "padellata". Divertente e significativa la grande "padellona" di 3 metri circa di diametro, dotata di un manico di 1 metro e mezzo, che ospita nel suo capace ventre 800 chili di olio d'oliva. Il pesce, gamberi e calamari, vengono infarinati, salati, sistemati nei cestelli, fritti ed offerti al numeroso pubblico con forchettina, tovagliolo e vino. Inoltre, viene offerto anche il polpo bollito.

 Una parte prima delle immagini del mio reportage sulla prima padellata 
(negativi, foto e stampe realizzate nella mia camera oscura)

La supervisione della parte culinaria venne affidata allo scef Pietro Garziano

Olio di semi, a fiumi

Signorello



... i suggerimanti dello scef


Pietro Graziano, Vito Mondonuovo,

Vito Mondonuovo, Franco Stabilino, Nicasio, Piraino (appuntato dell'Arma)


Vito Mondonuovo, Franco Stabilino, Nicasio


... enormi cestelli


... s'immette pesce a rotazione continua

Quinci (fotografo), Calandrino

Argirò, Franco Stabilino, Vito Giacalone (gileccu)



Nicasio, Carlo Ciaramitaro

... il popolo in febbrile attesa

Fece il suo esordio, con le prime riprese esterne, R.T.M. (Radio televisione Mediterranea) con una sua postazione mobile. Per la prima volta in provincia, una televisione privata trasmetteva in "diretta"
Marina Giacalone

Tele operatore con stazione mobile 


Piero Di Giovanni (presentatore a tutto campo)

I commercianti mostrano l'oro rosso del Mediterraneo
Calogero Di Giorgi, Pietro Quinci, Giulio Tumbiolo


Calogero Di Giorgi, Pietro Quinci, Delfino

Il numero dei collaboratori era considerevole tenuto conto del grande partecipazione di popolo
Piero Lazzerini, Peppino Gancitano (Patilla)







Maria Gloria Misuraca







Paolo Giacalone

S'iniziava nel primo pomeriggio e si finiva quando finiva il pesce







dietro le quinte
Vicio De Pasquale (di spalle)




Angela Manciaracina
La mia sposina con il mio borsello e con la custodia della mia macchina fotografica. Mi accompagnava nei miei reportage, perchè anche lei si era appassionata

Giuseppina Vitale. Angela Manciaracina, Franca Lojacono con la piccola Danila, Giaramidaro




... non si può migliorare tutto!

Giovanni Bonomo
... purtroppo non è rimasto altro!

1 commento:

Giuseppe Billardello ha detto...

Mazara forever, grazie d'esistere.